CANALE DI TENNO (TN) - La Casa degli artisti «Giacomo Vittone» e ReNoir Comics dedicano una mostra al «Mondo piccolo», il celebre ciclo di Giovannino Guareschi ambientato nella bassa padana e incentrato sulle vicende del parroco don Camillo e del sindaco comunista Peppone, e alla sua trasposizione nella collana «Don Camillo a fumetti».
La mostra «Don Camillo: Mondo piccolo dai monti alla pianura», allestita nel salone delle mostre per il cinquantennale della scomparsa di Guareschi, si inaugura sabato 14 luglio con inizio alle ore 18, presenti Davide Barzi, curatore della collana a fumetti, e Tommaso Arzeno e Mirko Treccani, i disegnatori. In omaggio al percorso espositivo il Circolo Fotografico Giudicariese ha immortalato il "Mondo piccolo di Canale e dei suoi dintorni" con una serie di fotografie allestite nella saletta adiacente alla mostra.
La mostra è aperta fino al 16 settembre tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30 con ingresso libero.
Non è una cosa nota, ma i racconti del Mondo piccolo nascono in montagna. Il primo pretone di Giovannino Guareschi, don Patirai, e il comunista Peppone esordiscono sul numero 17 del 27 aprile 1946 del Candido, il settimanale umoristico fondato dallo scrittore nel 1945.
Parroco e “compagno” compaiono nel primo episodio del Gazzettino di Roccapezza, finto giornale di un paese disperso sull’Appennino. A Roccapezza ci sono già tutti gli elementi che decreteranno il successo dei racconti di don Camillo: la satira politica, lo sguardo disincantato e libero da pregiudizi dello scrittore, la sua straordinaria capacità di descrivere i vari tipi umani con umorismo, pietà, cinismo e dolcezza.
La scelta di dedicare una mostra a Don Camillo a fumetti a Canale di Tenno, luogo lontano dalla bassa emiliana, potrebbe apparire bizzarra se non si considerasse questa nascita montanara: il Mondo piccolo della pianura e quello della montagna hanno molte similitudini. Gli abitanti che si incontrano nel borgo di don Camillo, i loro problemi, le loro storie sono le stesse di chi abita nei piccoli paesi del Trentino, ma anche tra i colli toscani o nei paesi della Basilicata.
Mondi piccoli italiani che hanno vissuto vicende simili, respirato la stessa aria, pur a chilometri e chilometri di distanza. L’universalità di questi Mondi piccoli, d’altronde, è uno degli elementi che hanno determinato il successo di Guareschi anche fuori dall’Italia: in Francia, in Germania, fino alla Corea del Sud. Come diceva lo scrittore russo Lev Tolstoi, “se vuoi raccontare una cosa universale, devi raccontare del tuo paese”.
Per questo si è scelto di trattare nel percorso della mostra sei temi geografici ricorrenti nelle opere di Guareschi, ma fondamentali per la vita di tutti questi Mondi piccoli, suddivisi in tre coppie di opposti e complementari: l’acqua del fiume (ma anche del lago di Garda, immenso come il Po di Guareschi) e la terra dei campi, base della vita quotidiana e del sostentamento della popolazione; il borgo e la grande città, rappresentazioni della normalità ordinata e dello sconvolgimento; la chiesa e il comune, che altro non sono che i luoghi di don Camillo e Peppone, la loro incarnazione in mattoni e cemento.
In mostra oltre cinquanta disegni originali degli autori di don Camillo a fumetti, accompagnati da ingrandimenti scenografici di copertine e vignette, una mappa del borgo “giocabile” con le sagomine dei vari personaggi e un fotoset, per scattarsi una foto ricordo con don Camillo e Peppone, come sfondo la spettacolare vista che si gode dalla Casa degli artisti di Canale.
L’esposizione di Casa degli Artisti svela insospettate similitudini tra la vita nella bassa padana e quella nelle valli trentine, evidenti nelle diverse circostanze della quotidianità: la relazione degli
uomini con la terra e con l’acqua - che sia il Po, l’Adige o il Sarca-, il rapporto tra il borgo e la grande città e quello tra l’autorità religiosa e l’autorità civile, fulcro di tutti i racconti di don
Camillo e Peppone. Per l’occasione della mostra è stata realizzata una speciale mappa/catalogo, in distribuzione gratuita per tutti i visitatori, che riporterà la pianta del borgo di don Camillo
realizzata dal disegnatore Werner Maresta, e un approfondimento dei temi trattati in mostra. Il manifesto è realizzato da Roberto “Dakar” Meli.
La serie di ReNoir Comics è nata dall’idea di trasporre nel mondo dei fumetti i racconti ambientati nel Mondo piccolo. Per farlo nel modo più fedele all'idea originaria dell'autore, sono stati coinvolti i figli di Giovannino Guareschi, che hanno messo a disposizione la documentazione e gli appunti del padre e hanno sovrinteso alla realizzazione dei fumetti. Lo sceneggiatore Davide Barzi e i disegnatori Sergio Gerasi, Elena Pianta, Ennio Bufi e Werner Maresta hanno quindi realizzato il progetto della serie e gli studi dei personaggi, evitando di farsi influenzare dalle versioni
cinematografiche e risalendo invece alle ispirazioni dirette di Guareschi. Il primo volume di Don Camillo a fumetti è uscito nel 2011, in occasione del Salone del libro di Torino. A oggi i titoli
pubblicati sono quindici. Sulle pagine della serie hanno esordito molti disegnatori che collaborano ora con i più grandi editori italiani ed esteri, mentre il numero 10 ha visto come guest star
autori del calibro di Claudio Villa (Tex Willer) e Giampiero Casertano (Dylan Dog). La serie ha vinto vari premi ed è tradotta all'estero, in Francia, in Germania e in Corea del Sud, paese dove Guareschi è molto apprezzato.
La Casa degli Artisti «Giacomo Vittone» è gestita dai Comuni di Arco, Riva del Garda e Tenno, quest'ultimo ente capofila.