Salone delle Mostre.
E' aperta al pubblico dalle ore 10.00 – 12.00 e 14.30 – 18.30.
L’entrata è libera, chiuso il lunedì.
In collaborazione con l'Archivio Zancanaro di Padova sarà allestita una esposizione con dipinti, disegni e litografie che raccontano l'opera del maestro – tra i più celebri e apprezzati della seconda metà del Novecento italiano - con particolare attenzione al tema del femminile.
Le donne hanno avuto un posto importante nella vita, umana ed artistica di Tono Zancanaro; la madre, la nonna ed almeno una delle tre sorelle, Maria, che lo ha seguito ed assistito per tutta la vita. Poi le donne degli affetti, dal primo grande amore, a quella che lo accompagnerà per tutta la vita.
Non meno forti i legami con le creature femminili che hanno riempito i suoi lavori: le mondine, le donne partigiane, le giovani italiane trasfigurate in Gibboncine asservite ai bisogni e ai desideri del Gibbo, forse la più importante invenzione grafica di Tono che in lui impersonifica, in pieno ventennio fascista e quindi con circolazione clandestina, niente meno che Benito Mussolini. Altre immagini femminili vengono dalla letteratura e dalla poesia, come la figura di Circe tratta dall’Odissea di Omero o dei personaggi tratti dalle opere teatrali di cui ha disegnato scene e costumi, come “L’incoronazione di Poppea” di Claudio Monteverdi o “I due Foscari” di Giuseppe Verdi e ancora le immagini femminili suggerite da Giacomo Leopardi.
Le donne non sono solo figure eteree da ammirare per la bellezza delle loro forme, ma proprio come gli uomini anch'esse si realizzano anche attraverso il lavoro e per questo una parte importante delle sue opere è dedicata al lavoro femminile: dalle operaie alle contadine, dalle intellettuali alle mondariso. Proprio al duro lavoro delle mondine sono dedicate alcune delle opere esposte in questa mostra.
La figura femminile di Tono ha mantenuto - nel corso di oltre cinquant’anni di attività artistica di “un operaio dell’arte” come amava definirsi, al di là delle differenziazioni tematiche e stilistiche una sua continuità - una omogeneità di fondo per cui sia che si tratti di un’opera a olio, con i pastelli o una linea pura realizzata a china, il tratto del Maestro padovano risulta inconfondibile e non è assimilabile a nessun altro artista.
La mostra è organizzata dalla Casa degli Artisti con il contributo della Provincia Autonoma di Trento che la promuove insieme al comune di Tenno, Riva del Garda e Arco, con la collaborazione dell’Archivio Storico “Tono Zancanaro”, il Centro d’Arte “Paolo Maffei” di Padova, Garda Trentino spa e Cassa Rurale Alto Garda.